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Prinicipi della dinamica


I principi della dinamica
Aristotele aveva fornito una spiegazione del moto, dividendolo in due, un moto violento in cui la sua velocità è direttamente proporzionale alla forza, e un moto naturale, quello dei corpi. Galileo poi nel 1630 intervenne, creando un esperimento ideale, dove vi è un piano inclinato con un altezza h, e una pallina che cade, l'angolo pian piano tende sempre a zero. Lui arriva a dire che la pallina in assenza di attrito, continuerebbe a muoversi all'infinito senza decelerare. Ovviamente questo è un esperimento ideale: ossia un esperimento idealizzato, in quanto in laboratorio non è possibile effettuarlo perchè le condizioni non lo permettono. Newton parlò più chiaramente con il primo principio della dinamica: in assenza di forze un corpo perservera il suo moto rettilineo uniforme o il suo stato di quiete! Attenzione però! L'assenza di forze è la risultante delle forze che deve essere pari a 0, se f=0 allora il corpo mantiene lo stato di mru o di quiete, f=0 ↔ v=k

Però c'è un problema, il sistema di riferimento, non è un sistema di riferimento inerziale ( ossia adatto alla definizione sopra) se è in accelerazione rispetto all'oggetto di studio( ad esempio un bus), vale la stessa cosa se è in rotazione rispetto all'oggetto di studio, quindi neanche la Terra è un vero sistema di riferimento inerziale, ne gli astri, ne l'universo. Esatto.. non esiste un sistema di riferimento completamente inerziale, quindi possiamo prendere la Terra come sistema di riferimento parzialmente inerziale. Sempre per questo allora non si può dare una dimostrazione a ciò che è stato detto sul moto, perchè è un discorso tautologico.

Secondo principio della dinamica
allora la forza non è causa della velocità, ma causa della variazione della velocità quindi dell'accelerazione, infatti se noi prendiamo come esempio un omino che spinge con una forza f una macchina, l'accelerazione sarà a, ma se due omini spingono la stessa macchina, l'accelerazione sarà doppia.
Quindi da qui si arriva alla definizione di massa inerziale ossia M=F/a, si misura con il kg.
Il secondo principio della dinamica dice quindi che F=m*a, sia la forza che l'accelerazione sono vettori quindi vanno trattati come tali. La forza e l'accelerazione hanno la stessa direzione e verso. Quindi se F=0 allora anche a=0.
Dinamicamente tutto ciò è trattato con il Newton (N) , una forza di un Newton, se applicata a un corpo di 1kg produce un' accelerazione di 1 m/s
ATTENZIONE! La massa inerziale è una forma scalare, quindi è invariante nel corpo, è intrinseca al corpo è quella che ovunque siamo non cambia, anche se siamo sulla luna e si misura in kg, mentre il peso varia! Il peso è la massa per l'accelerazione di gravità!

Terzo principio della dinamica

il terzo principio prende in analisi le forze. Pensiamo a una racchetta da tennis, quando la pallina colpisce la rete , si deforma, questo significa che la pallina esercita una forza FAB sulla racchetta, ma anche la pallina è deformata, quindi esiste una forza chiamata reazione, ed ha intensità uguale alla forza della pallina ma verso opposto. Quindi il terzo principio della dinamica parla di azione e reazione

prendiamo in esempio un cavallo che traina un sasso, ma se pensiamo a quanto detto prima, il masso tira con una forza uguale e contraria al cavallo, quindi rimarrebbe sempre fermo. Infatti questo presenta un errore, bisogna tener conto solo delle forze che agiscono sul cavallo, tenendo in considerazione azione e reazione.

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