La storia inizia con una descrizione
del Settala, un uomo di buone maniere e ottimo nel suo lavoro
scientifico apprezzato per la sua disponibilità nei lavori, ma
partecipante dell'inquisizione di una strega perchè il suo padrone
aveva dolori di stomaco. Luigi Melzi questo uomo non nominato da
Manzoni era un importantissimo vicario ma soffriva di misterioso mal
di stomaco da qualche tempo, si pensò infatti che fosse colpa del
demonio, e questa colpa venne data a una certa Caterina de Medici. Il
capitano Vassallo che si reca a casa Melzi nota questa giovane e
inizia le sue indagini e le sue preoccupazioni. Ma Melzi risponde che
essendo uomo di buona fede e lei brutta non possa esser successo
nulla. Così intanto viene chiamato Gerolamo Melzi e Ludovico Melzi
figli di Luigi, e informati dell'accaduto Vacallo e Melzi chiamano
Cavagnolo un medico, ma questo arriva in ritardo. Intanto delle
ottime monache (sorelle di Melzi ) controllano la casa del fratello e
trovano nodi di refe con capelli di donna e carboni. Ma sotto la
storia complessa si scopre che c'erano due Caterina, una bella e una
brutta. Quella brutta arrivata in casa Melzi dopo quella bella si era
innamorata dell'uomo, ma lui essendo invaghito dell'altra Caterina
non considerava la brutta Caterinetta, così che lei gli abbia fatto
un incantesimo e lui per liberarsene va in Spagna. La donna viene
mandata in una casa in cui si rinchiudono le pentite e viene
analizzata la casa del Melzi, trovando ancora nodi e corde ( tre nodi
di cui uno non stretto completamente per paura che egli morisse)
Intanto Caterinetta e la madre sono sparite dalla circolazione, ma
ora che c'è il dubbio della stregoneria Cavagnolo e Vacallo vogliono
trovarle per far spettacolo durante i roghi. Melzi allora denuncia
Caterinetta per stregoneria e questa era stata già dichiarata
precedentemente da Cavagnolo e Vacallo con inufficiali interrogatori
e controlli. Caterina venne obbligata a confessare cose che neanche
aveva fatto, confessò che il diavolo le aveva insegnato a groppire i
fili e piume e metterle dietro al cuscino di Melzi per farlo
innamorare di lui, pronunciando ave Maria e padre nostro senza
pronunciare nomi sacri. Racconta di una finta notte con il Melzi,
finta perchè si scopre poi che l'uomo era il diavolo travestito da
senatore.Venne interrogata poi sulle stesse cose da vicari, lei
confemò che poteva slacciare i nodi e così con gran facilità lo
fece. Venne poi obbligata a rinunciare al diavolo e annullare il
malefizio. Si venne poi a scoprire che aveva malefiziato altre donne,
e aveva aiutato un cavaliere a malefiziare la contessa Langosco. Un
altro uomo il Selvatico chiese permesso di poter inquisire la donna,
questa disse tutta la verità e dovette snodare i suoi groppi. Tutti
i dottori si riunirono in consiglio, per chiedere se il maleficio
avrebbe portato alla morte del senatore, una volta capito ciò
decisero che doveva morire in fretta altrimenti l'uomo sarebbe morto.
Qui selvatico fa una descrizione di Caterina, come una donna carnosa,
sensuale e malaticcia, odiata dalle altre donne perchè prosperosa.
Lei non voleva sposare Melzi per paura che lui le mettesse le corna,
ma alla fine lui ripete che non voleva aver rapporti con lei perchè
brutta, anche se nessuno oltre lui ha mai detto parole del genere. Ma
Melzi probabilmente aveva solo temporeggiato con Vacallo, perchè a
lui Caterinetta piaceva molto, e giaceva spesso con lei, ma per non
farlo sapere e per non far sapere delle sue “ incapacità” da
sessantenne il figlio Ludovico lo ha convinto che la donna lo avesse
stregato. Infatti morì 12 anni dopo per coliche. Il 30 dicembre
inizia la vera inquisizione della strega, con domande sempre uguali a
quelle precedenti, le chiesero della sua vita. Lei raccontò che era
di origine di Pavia, che era stata serva di molti uomini con uno dei
quali aveva avuto famiglia, due figlie e alla terza lui la ha
ripudiata per tradimento. Caterina ad ogni racconto aggiunge
dettagli, e storie spaventose sentite da bambina per far
impressionare i commissari. Chiedono dettagli su Langosco e racconta
che lei ha imparato tutto da un certo Francesco che le ha fatto fare
il patto con il diavolo con filo, ago e suo sangue. Intanto l'autore
si inserisce nella storia raccontando un po' di costume del 1616,
dove le persone soprattutto del clero creavano idee del bene e del
male, e per trovare soluzioni ai mali popolari si credeva nel demonio
e nelle streghe. Intanto Caterina viene torturata, secondo le
normali procedure, non per estorcere la verità, ma per far si che
lei dicesse tutto ciò che loro volevano. Le chiesero del barilotto
( dove veniva svolto il sabba) e lei alla fine disse che ci era
andata con madre e amiche. Non fece mai nomi di persone con cui aveva
fatto malefizi, ma disse che molti bambini aveva malefiziato, così
queste famiglie vennero chiamate per chiedere conferma. Venne poi
aperto un consiglio, nel quale le persone potevano difenderla ma
nessuno lo fece. Venne confermata dal cardinale la sua colpa e
strangolata ed arsa al rogo.
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