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martedì 8 gennaio 2013

7 capitolo Madame Bovary


7 capitolo
Spesso Emma pensava a quando era stata felice,voleva riessere felice ma per farlo  sarebbe dovuta andare in quei luoghi che lei credeva magici e che portassero felicità, voleva provare  nuove emozioni e dire a tutti  cosa provava ma non riusciva perché non c’erano parole per descriverlo. Lei credeva che dovesse sentirsi vicina a Charles dato che erano sposati ma si allontanava da lui sempre di più. Lei si pentì perché era un uomo che non era in grado di far nulla, non era ne un buon sportivo ne una persona con cui parlare.  Lui credeva che lei era felice, quando suonava rimaneva incantato quando disegnava pure. Lei era una donna che scriveva lettere ai malati di Charles una vera donna. Ma lui ormai era diventato un abitudinario rientrava tardi e chiedeva il cibo, la  baciava a certi orari. Era un uomo economico e sua madre approvava ciò e infatti insegnava ad Emma queste tecniche. La madre osservava con invidia la felicità del figlio. Lei diceva che non era ragionevole adorare la moglie così, lui ne parlava con Emma ma lei con della parole cambiava discorso. Emma capii che non c’era passione. Un giorno una guardia portò un cane a Emma che portò sempre  con se camminava e pensava a tante cose ogni tanto si soffermava su pensieri particolari. Ricordava il passato. Un giorno ricevette un invito ad una festa da un marchese che era stato curato da Charles e aveva visto le piante di ciliegie di lui.  Quando le sue morirono andò a chiederne a Charles e invitò i giovani alla festa partirono alle 3 di mercoledì e arrivarono al calar della sera. 

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