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mercoledì 24 aprile 2013

Campo gravitazionale


Campo gravitazionale

Il campo venne studiato nell'Ottocento per spiegare le iterazioni di tipo elettrico e magnetico. Maxwell portò la teoria alla definitiva affermazione. Qualunque massa determina un campo gravitazionale, il Sole, per esempio , causa una modifica dello spazio circostante. Se il Sole sparisse, la Terra sarebbe priva dell'attrazione gravitazionale ed uscirebbe dalla sua orbita ellittica e si muoverebbe di moto rettilineo.

Il campo è l'insieme dei valori che una grandezza scalare o vettoriale assume in una determinata regione di spazio.

Per capirlo si può pensare a un tappeto per saltare, quello dei bambini, inizialmente il tappeto è teso, senza conche, se poi il bambino sale sopra e salta, si creano delle deformazioni, ed è appunto così che si può osservare il campo.





Data una massa M sorgente del campo poniamo in un punto A a distanza r una massa esploratrice m, ma massa esploratrice deve essere molto più piccola di quella sorgente.
Utilizziamo la forza F gravitazionale che agisce sulla pallina, calcolando f=(g*m*M)/r^2, al variare di m varia anche F.

il vettore campo gravitazionale g=F/m
le caratteristiche del vettore g sono g=F/m → (Gmm)/r^2*1/M = GM/r^2
direzione: retta congiungente M con m
verso = da m a M

L'unità di misura è N/kg


ma in ogni punto attorno alla sorgente g è individuato da un vettore diverso, quindi ci sono infiniti vettori, si deve allora ricorrere alla linea di forze o linee di campo:
sono le linee in ogni punto tangenti alla direzione del vettore g definito in quel punto.

Hanno queste proprietà:
-la retta tangente in un qualsiasi loro punto individua la direzione di un vettore che agisce in quel punto
-in ogni punto del campo passa una sola linea
-le linee di forza sono sempre entranti nella massa sorgente

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