Campo gravitazionale
Il campo venne studiato nell'Ottocento
per spiegare le iterazioni di tipo elettrico e magnetico. Maxwell
portò la teoria alla definitiva affermazione. Qualunque massa
determina un campo gravitazionale, il Sole, per esempio , causa una
modifica dello spazio circostante. Se il Sole sparisse, la Terra
sarebbe priva dell'attrazione gravitazionale ed uscirebbe dalla sua
orbita ellittica e si muoverebbe di moto rettilineo.
Il campo è l'insieme dei valori che
una grandezza scalare o vettoriale assume in una determinata regione
di spazio.
Per capirlo si può pensare a un
tappeto per saltare, quello dei bambini, inizialmente il tappeto è
teso, senza conche, se poi il bambino sale sopra e salta, si creano
delle deformazioni, ed è appunto così che si può osservare il
campo.
Data una massa M sorgente del campo
poniamo in un punto A a distanza r una massa esploratrice m, ma massa
esploratrice deve essere molto più piccola di quella sorgente.
Utilizziamo la forza F gravitazionale
che agisce sulla pallina, calcolando f=(g*m*M)/r^2, al variare di m
varia anche F.
il vettore campo gravitazionale g=F/m
le caratteristiche del vettore g sono
g=F/m → (Gmm)/r^2*1/M = GM/r^2
direzione: retta congiungente M con m
verso = da m a M
L'unità di misura è N/kg
ma in ogni punto attorno alla sorgente
g è individuato da un vettore diverso, quindi ci sono infiniti
vettori, si deve allora ricorrere alla linea di forze o linee di
campo:
sono le linee in ogni punto tangenti
alla direzione del vettore g definito in quel punto.
Hanno queste proprietà:
-la retta tangente in un qualsiasi loro
punto individua la direzione di un vettore che agisce in quel punto
-in ogni punto del campo passa una sola
linea
-le linee di forza sono sempre entranti
nella massa sorgente
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